In questo post parleremo di: Perché abbiamo deciso di preparare il lievito madre – Le proprietà del lievito madre – Panoramica sui metodi di preparazione
PERCHÉ ABBIAMO DECISO DI PREPARARE IL LIEVITO MADRE
Il lievito madre, chiamato anche pasta acida o lievito naturale, è una sorta di creatura mitologica con vita propria che bisogna creare e poi accudire con amore per un tempo indeterminato. Potenzialmente per sempre. Sostanzialmente è come adottare un cucciolo: ha bisogno di pazienza e dedizione. Ed è per questo che non avevo mai considerato l’idea di farlo! Cioè, ci avevo pensato tante volte e l’idea mi stuzzicava… Ma non mi consideravo una persona abbastanza paziente e di certo non avevo il tempo necessario.
Però la vita ci ha stupiti tutti rivoluzionando le nostre abitudini e nel giro di qualche settimana molti di noi si sono ritrovati con tanto tempo libero. Aggiungiamoci anche il fatto che il lievito è diventato ormai merce rara e che a quanto pare siamo stati tutti travolti da un’irresistibile voglia di panificare… A quel punto mi sono detta che non ci sarebbe mai stata occasione più giusta di questa per provare a cimentarmi con il famigerato lievito madre. Una bella spinta è poi arrivata dalla mia amica Antonella che vive in Germania, che mi ha detto che anche lei voleva fare il lievito madre perché anche lì non riusciva più a trovare il lievito al supermercato… E così abbiamo deciso di provarci insieme, via Skype!
Devo confessare che nessuna ricetta mi ha mai provocato così tanta ansia da prestazione: mi capitava persino di pensarci di notte. Però ero anche molto esaltata dall’idea. Il primo passo, come in tutte le cose che faccio, è stato informarmi bene e a lungo: durante le mie ricerche ho scoperto che esistono molti modi per fare il lievito madre, con diversi ingredienti e tempistiche. E ho anche scoperto che a volte viene e a volte no (ansia!!). Ma partiamo dall’inizio, cioè da perché vale la pena provare a fare il lievito madre nonostante le difficoltà.
I VANTAGGI DEL LIEVITO MADRE
In questo paragrafo andrò a riassumere brevemente quello che ho scoperto nelle mie ricerche. Il lievito madre è un lievito del tutto naturale che si prepara in casa, quindi è totalmente privo di additivi artificiali. A differenza dei lieviti che possiamo acquistare, è tollerato molto bene dal nostro organismo ed è decisamente più digeribile. Quindi, se ad esempio noti che la pizza con il lievito di birra ti causa gonfiore addominale, con il lievito madre potresti risolvere il problema.
Si tratta di un lievito vivo: la sua lenta fermentazione fa in modo che al suo interno vengano prodotti numerosi batteri benefici per il nostro organismo. In particolare i lactobacilli producono acidi lattici e acetici, che hanno molte proprietà benefiche e rendono l’impasto una pasta acida. Proprio grazie a questa caratteristica, questo lievito è particolarmente indicato per i diabetici, perché la sua acidità provoca un minore aumento del livello degli zuccheri nel sangue (ha un indice glicemico dimezzato rispetto al lievito in commercio). Inoltre pare che il lievito madre abbia la facoltà di decomporre il glutine quindi, se avete una sensibilità agli alimenti che lo contengono, potreste digerire meglio il pane fatto con il lievito madre. In entrambi i casi, consiglio comunque di verificare queste informazioni con il vostro medico o da fonti più autorevoli di me.
In generale, il lievito madre ha certamente un effetto positivo sulla nostra flora intestinale. Non mi dilungo ulteriormente sulle proprietà benefiche della pasta madre perché non sono un’esperta e ci sono molte fonti online che vanno nel dettaglio: come sempre, vi consiglio di fare le vostre ricerche.
I METODI DI PREPARAZIONE DEL LIEVITO MADRE
La sfida più grande è sicuramente stata decidere come preparare il lievito madre. Nelle mie ricerche ho trovato una miriade di metodi per prepararlo, con ingredienti e tempi molto diversi tra loro. In alcune ricette viene utilizzato un semplice composto di acqua e farina, in altre vengono utilizzati pezzetti di mela, uvetta, miele o addirittura yogurt. In certi casi si aspetta un mese, in altri una settimana… Insomma, ero molto confusa! Però alla fine ho capito che invece di procrastinare dovevo solo iniziare a provarci… Male che vada avrei fallito. Quindi ho deciso di fare due esperimenti, sperando che almeno uno dei due venga bene!
Curioso di sapere le versioni che ho deciso di preparare? Lo scoprirai nella PARTE 2, che pubblicherò la settimana prossima. Intanto se vuoi portarti avanti procurati acqua, farina, uvetta (o altra frutta essiccata che hai in casa) e miele.
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