Anche questo mese arriva uno dei miei appuntamenti preferiti: un nuovo capitolo della rubrica Dalla Pagina alla Pentola in collaborazione con Chiara, del blog La lettrice sulle nuvole. Oggi parliamo di un dolce davvero delizioso, la Tarte Tatin al grano saraceno, e del libro I quaderni botanici di Madame Lucie di Mèlissa Da Costa.
Ho adorato questo libro: racconta di un dolore struggente e di una lenta e luminosa rinascita. Non vi dico altro… Ma Chiara sarà d’accordo con me? Per scoprirlo dovete leggere la sua recensione!
“Credo che in fondo l’amore che proviamo per una persona si misuri da questo… dalla quantità di dettagli insignificanti che collezioniamo con cura su di lei.“
Ma passiamo alla ricetta. Sono anni che ho voglia di preparare la Tarte Tatin. Precisamente da quando l’ho mangiata in un piccolo café ad Annecy nel 2016: ero andata a vedere i mercatini di Natale e fuori faceva freddo, ma la fetta di torta ancora un po’ calda ed era accompagnata da una cucchiaiata di panna montata… E mi ricordo di aver pensato che fosse semplicemente perfetta.
Quando ho letto I quaderni botanici di Madame Lucie ho deciso che era arrivato il momento di provarci. Ho studiato la ricetta originale e poi ho fatto dei tentativi per capire come alleggerirla.
La soluzione è stata alleggerire la base: ho preparato una “pasta brisèe” totalmente senza burro e senza zucchero, con lo yogurt greco e usando una parte di farina di grano saraceno per aumentare un po’ l’apporto di fibre e dare alla torta un aspetto più rustico. Per quanto riguarda le mele ho capito che il caramello è insostituibile… burro e zucchero servono, ma si possono ridurre le quantità.
Ingredienti
Per la pasta “brisèe”
Per il ripieno
Passaggi
Si tratta di una ricetta che richiede alcuni accorgimenti per una riuscita perfetta: ve li lascio tutti alla fine di questo post.
1. Per prima cosa preparate la finta pasta brisèe. Unite le farine in una ciotola, poi aggiungete lo yogurt greco, l’olio di semi e il sale sciolto in un po’ di acqua tiepida. Mescolate con il cucchiaio e poi impastate a mano fino ad ottenere una palla. Avvolgetela nella pellicola e lasciate riposare per mezz’oretta.
2. Nel frattempo sbucciate le mele e tagliatele in quarti.
3. Adesso è il momento del caramello. Mettete lo zucchero in un pentolino con due cucchiai di acqua e fatelo scaldare a fuoco lento mescolando ogni tanto finché raggiunge un color nocciola. A questo punto aggiungete il burro e mescolate bene. Versatelo sul fondo della teglia imburrata.
4. Adagiate le mele sopra il caramello cercando di riempire tutti gli spazi vuoti perchè le mele si restringeranno un po’ durante la cottura.
5. Stendete la pasta con il mattarello, ottenendo uno spessore di 1-2mm. Dovete ottenere un disco un po’ più grande della teglia. Trasferitelo delicatamente sopra le mele e ripiegate i bordi verso il basso per racchiudere le mele creando un bordo più spesso. Eliminate la pasta in eccesso passando il mattarello sui bordi della teglia.
Bucherellate la superficie e infornate a 180° nel forno statico preriscaldato per circa 35 minuti.
6. Terminata la cottura estraete la torta dal forno e lasciatela intiepidire 30 minuti, per lasciar rapprendere il caramello. A questo punto capovolgete la torta su un piatto o un vassoio.
Servitela a fette, ancora tiepida, da sola oppure accompagnata da una cucchiaiata di panna montata o gelato alla vaniglia.
Accorgimenti importanti
Vi confesso che ho rifatto questa torta un paio di volte perchè le prima volta ho fatto alcuni errori che mi hanno complicato un po’ la vita, quindi attenzione a questi consigli:
Dopo aver steso la pasta sulle mele è importante ricordarsi di fare dei buchi con uno stuzzicadenti o una forchetta: questo permetterà al vapore di uscire durante la cottura. Inoltre non dimenticatevi di lasciare intiepidire la torta per mezz’ora prima di capovolgerla, così avrà il tempo di solidificarsi leggermente e il ripieno non sarà troppo liquido.
Io non l’ho fatto la prima volta e quando l’ho capovolta ed è stato un disastro.
Inoltre vi consiglio comunque di capovolgerla sul lavandino, così se rimane un po’ di liquido non farete pasticci!
Altri consigli
Per quanto riguarda la scelta del tipo di mele, per questa tarte tatin al grano saraceno ho usato le gala ma vi consiglio di sperimentare per trovare quelle che preferite, potete anche fare un mix di tipi diversi.
Se volete una scorciatoia, potete utilizzare la pasta brisèe confezionata. C’è chi usa la pasta sfoglia ma non vi so dire se sia una valida alternativa perchè non l’ho mai provata.
Vi consiglio di servire la tarte tatin al grano saraceno appena fatta, ma se ne avanzate potete conservarla fuori frigo per uno o due giorni. Non vi consiglio di congelarla.
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Dosi variate per porzioni